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Venerdi 22 ottobre 1999 alle ore 18,30
presso il Centro Congressi - Capri


si terrà un incontro su

Capri e la rivoluzione partenopea del 1799

Nicola Saverio Gamboni
un vescovo "giacobino"


Interverranno
Prof. Giorgio Mancini
Dr.ssa Pina Iaccarino

 

       Giorgio MANCINI è ordinario di Storia e Filosofia presso il Liceo-Ginnasio Statale "Vittorio Emanuele II" di Napoli. Si dedica allo studio della storia locale napoletana con un particolare interesse rivolto anche alle problematiche ambientali e territoriali. In questo senso, all'interno della sua produzione scientifica, si ricorda il volume Sepeithos. Misterioso Sebeto (Napoli 1989) che recupera e ripropone all'attenzione la tradizione e gli aspetti storico-ambientali dell'antico fiume napoletano. Relativamente alla Rivoluzione del 1799 si ricorda il suo recente Alla ricerca della memoria negata (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 1999).


        Pina IACCARINO è laureata in Lettere moderne presso l'Università "Federico II"di Napoli e segue attualmente corsi della scuola vaticana di archivistica e biblioteconomia. È autrice del volume Un vescovo a Capri. Nicola Saverio Gamboni (1776-1807). Tra pastorialità e giacobinismo (Franco Di Mauro Editore, Napoli 1997), che riprende il suo lavoro di tesi di laurea e che è stato insignito del premio "Comune di Anacapri" all'interno del Premio San Michele 1999.

          La partecipazione di Capri a quel notevole, ancorché effimero, fatto storico quale fu la Rivoluzione Partenopea del 1799 non è misurabile solo in virtù della vicinanza geografica dell'isola al principale scenario della rivolta (Napoli) né per aver dato i natali a uno dei maggiori animatori e martiri del moto quale fu il medico Gennaro Arcucci.
          A Capri non giunse semplicemente l'eco di un evento epocale ispirato all'Illuminismo francese, attirato dalla grande rivoluzione del 1789, teso al superamento dei regimi monarchici assolutisti: l'isola assisté, sia pur per poco, a un vero e proprio processo di "republicanizzazione", allo scioglimento delle istituzioni regal-borboniche, all'elevazione sul suo territorio dell'"albero della libertà", all'immediato e drastico processo di normalizzazione controrivoluzionaria.
          Fra gli aspetti più significativi e peculiari del rapporto di Capri con la Rivoluzione Partenopea vi fu il ruolo delle autorità ecclesiastiche locali e, in special modo, del vescovo di Capri Nicola Saverio Gamboni, simpatizzante non poco per gli ideali e le ragioni dei rivoluzionari.