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Associazione Culturale e Casa Editrice  -  Via San Costanzo, 8   80073 Capri   Italy  -  Email info@oebalus.org

         Incontri tra Capri, il Mediterraneo e l'Oriente  - è il titolo di una serie di conferenze ed incontri, promossi dall'Associazione Culturale Oebalus, che mira a sollecitare l'interesse e, soprattutto, a giungere alla rivisitazione di uno dei  settori della storia dell'Isola che, da sempre ritenuto di importanza particolare, nondimeno non è stato mai fatto oggetto di indagini concrete o realmente approfondite. 
        Il rapporto fra l'Isola di Capri ed il mondo dell'Islam naturalmente non si lascia ricondurre a precisi ed unici contesti cronologici o specifiche circostanze storiche: dalle scorrerie saracene precedenti l'anno 1000 ai viaggiatori contemporanei provenienti dal mondo islamico, dal rifiuto del "moro" alla acquisizione indiretta di caratteristiche riconducibili al mondo islamico, il rapporto tra l'Isola di Capri e l'Islam oscilla per più di un millennio fra momenti di contatto diretto (la pirateria, le scorrerie corsare, la riduzione in schiavitù, i passaggi da una fede all'altra...) e momenti di contatto indiretto (influssi sull'immaginario e la religiosità locale, sull'architettura civile...), fra situazioni dichiaratamente conflittuali e momenti di dialogo e scambio culturale. 
        Senza la minima pretesa di considerare Capri un unicum a livello storico né un osservatorio particolare del problematico rapporto fra l'Occidente cristiano e l'Islam, gli incontri programmati, le cui relazioni confluiranno in un volume di studî, intendono soprattutto favorire la conoscenza e il dialogo con una cultura, quale appunto quella dell'Islam, notoriamente considerata altra, diversa se non addirittura fuorviante rispetto al modello della cultura cristiano-occidentale. 
        Gli incontri inoltre, pur assumendo la piccola isola di Capri come centro d'interesse, non intendono ridursi ad un'operazione di storia locale né procedere alla celebrazione di "glorie" e specificità locali contrapposte ad una cultura dichiarata e condannata ad essere "estranea" - emblematico di ciò è l'elevazione a santo protettore dell'Isola di un santo, Costanzo, venerato particolarmente come santo anti-saraceno - , ma  si offrono allo stessa comunità isolana come un momento di formazione e di recupero della memoria storica, recupero attuato attraverso la più specifica conoscenza di quello che l'immaginario collettivo ha per ragioni diverse qualificato come il versante "negativo" della storia dell'Isola, presenza ostile e minacciosa al vivere "serenamente cristiano" della comunità isolana.
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